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Basiliche di Roma: i principali luoghi di culto cristiani

Basiliche di Roma

Roma è probabilmente la città con il maggior numero di chiese, tanto da contarne più di 900 tra quelle storiche e quelle costruite negli ultimi anni. Anche questa dimensione spirituale, ricca di luoghi di culto cristiani, rende Roma una città eterna. Tra queste centinaia di chiese ce ne sono alcune che hanno una storia, una rilevanza artistica, religiosa e culturale maggiore delle altre e che per questo meritano di essere conosciute, anche per visitarle quando si visita la capitale; parliamo delle basiliche di Roma.

Cos’è una basilica

È necessaria una breve premessa per apprezzare meglio le basiliche di Roma: che cos’è una basilica? E cosa la distingue da una chiesa normale? A differenza di quanto si possa pensare, la basilica non è di per sé un luogo di culto con un “grado” maggiore rispetto alle chiese e non vi è un tratto liturgico o architettonico che le differenzia da esse, come per esempio invece avviene con i santuari (chiese dove sono custodite reliquie di santi) e le cattedrali (le chiese dove si trova la cattedra, la sede, del vescovo). Il termine basilica è il termine che gli antichi romani utilizzavano per indicare un particolare edificio nel quale venivano trattati gli affari della città.

L’uso del medesimo termine per indicare una chiesa lo si deve anche al fatto che i primi cristiani celebravano i propri riti prima nelle case private e, quando fu reso possibile, negli edifici già esistenti. Solo successivamente vi fu la possibilità di costruire nuove chiese. Le prime basiliche cristiane, anche per via dell’ampiezza degli spazi, sono generalmente composte da tre navate, motivo per cui si parla anche di chiese a pianta basilicale.

Oggi il termine è utilizzato quasi più come titolo onorifico per distinguere questi luoghi di culto e tributargli una particolare importanza. L’utilizzo di basilica come titolo onorifico per le chiese sparse in tutto il mondo deriva dalla volontà di equipararle alle basiliche di Roma, specie quelle maggiori, di cui parleremo tra poco.

Quali sono le basiliche di Roma?

Alla luce di quanto abbiamo appena spiegato si comprende come mai ci siano più di sessanta basiliche a Roma. Per importanza, titolo e notorietà le basiliche di Roma si distinguono in maggiori e minori. In totale sono sette, quattro maggiori e tre minori. Scopriamo quali sono, perché è importante visitarle e perché si distinguono in questo modo.

Basiliche maggiori e basiliche minori

Le 4 basiliche maggiori di Roma

Basilica di San Pietro

Basilica di San Pietro

Da una parte non necessita di presentazioni, dall’altra è uno dei luoghi, architettonicamente e simbolicamente, più ricchi di significati sui quali scrivere interi trattati; parliamo ovviamente della Basilica di San Pietro. Il centro della cristianità e uno dei posti più belli da fotografare di tutta la città. Qui sono presenti le spoglie dell’apostolo Pietro e per questo motivo qui è presente anche la sede del Vaticano il cui capo, il Papa, è per i cattolici il successore di San Pietro.

La Basilica di San Pietro è una costruzione monumentale che si affaccia sull’omonima piazza circondata dal celebre colonnato che ogni domenica accoglie i fedeli che assistono all’Angelus del pontefice. All’interno della basilica sono presenti il Baldacchino del Bernini e la Pietà di Michelangelo, insieme ad altre celebri opere d’arte di Michelangelo, Bramante e altri grandissimi artisti. Non si può parlare della Basilica di San Pietro senza fare riferimento al Cuppolone (come lo chiamano i romani), la cupola dalla cui sommità (accessibile ai turisti) si può ammirare l’intera città.

Basilica di San Giovanni in Laterano

Basilica di San Giovanni in Laterano

Roma è una città particolare anche dal punto di vista religioso ed ecclesiastico. Il vescovo di Roma, infatti, è il Papa e la sua sede in quanto vescovo della città eterna non è a San Pietro, ma in San Giovanni in Laterano. Questa basilica, infatti, è propriamente la cattedrale di Roma. Costruita per volontà di Costantino a seguito del celebre editto, questo edificio (e l’annesso complesso edilizio oggi sede del Vicariato di Roma) è stato per molto tempo la sede del Papa, prima che si trasferisse sul colle Vaticano. Qui il Papa celebra molte delle funzioni più importanti dell’anno e l’interno monumentale della basilica merita assolutamente di essere non tanto visitato, quanto propriamente ammirato.

Basilica di San Paolo fuori le Mura
Fonte: stpeterhome.com

La terza delle basiliche di Roma è quella di San Paolo fuori le Mura che, come indica il nome stesso, è posta fuori dalle mura della città (siamo nella zona Ostiense). La Basilica di San Paolo è una delle più celebri e meravigliose, anche per la qualità e la pulizia dei mosaici, chiese della città. Qui sono presenti i resti dell’”apostolo delle genti” e questo luogo è spettacolare da visitare non solo per l’aspetto architettonico e per l’enormità degli spazi interni, ma anche perché consente di ripercorrere l’intera storia del papato. Su tutto il profilo interno sono presenti le raffigurazioni dei pontefici che da San Pietro si sono succeduti, fino a quello attualmente in carica.

Basilica di Santa Maria Maggiore
Basilica di Santa Maria Maggiore
Fonte: aboutartonline.com

La Basilica di Santa Maria Maggiore (sita dietro la stazione Termini) è celebre soprattutto perché è stata costruita a seguito di una nevicata estiva. Quello fu infatti il simbolo, il miracolo, che la Madonna fece per indicare il luogo, come ex voto, sul quale edificare una chiesa a lei dedicata. La Basilica di Santa Maria Maggiore è una delle più amate dai romani anche e soprattutto per la devozione nei confronti della Vergine Maria. Tra le caratteristiche di questo luogo c’è la sovrapposizione e la coesistenza di tante epoche storiche e dei relativi stili architettonici (barocco, medioevo, eccetera) in quanto l’edificio è stato più volte ristrutturato e porta ancora oggi il segno di tutti questi interventi.

Queste sono anche le quattro basiliche papali di Roma in quanto hanno una porta santa e un altare papale, ovvero l’altare sul quale solamente il Sommo Pontefice (o pochissimi altri) possono celebrare la Santa Messa. In totale nel mondo esistono solamente sei basiliche che hanno la denominazione di “papale”, il più alto nelle gerarchie cattoliche dei titoli cui può essere insignito un luogo di culto; quattro sono appunto le basiliche maggiori di Roma e le altre due sono, per quanto basiliche minori, presenti ad Assisi. In realtà l’altare papale è presente anche nelle cosiddette basiliche pontificie di Padova (Pontificia Basilica Minore di Sant’Antonio) e di Loreto (Basilica della Santa Casa).

Curiosità: basiliche patriarcali o papali?

Spesso le basiliche papali sono chiamate anche basiliche patriarcali, ma è una denominazione che a partire dal 2006 non è più corretta. Nel marzo di quell’anno, infatti, Benedetto XVI soppresse il titolo di Patriarca d’Occidente che fino a quel momento il pontefice deteneva. Per questo da quel momento tutte le basiliche considerate patriarcali, ovvero del papa in quanto patriarca, sono chiamate solamente “basiliche papali”.

Basiliche minori

Basilica di Santa Croce in Gerusalemme
Basilica di Santa Croce in Gerusalemme
Fonte: romafelix.it

Anche la Basilica di Santa Croce in Gerusalemme (a pochi passi dalla Basilica di San Giovanni in Laterano) fu voluta dall’imperatore Costantino e, come indica il nome stesso, fu edificata proprio per custodire alcune reliquie della croce su cui fu crocifisso Gesù. All’interno della basilica, precisamente della Cappella delle reliquie, sono conservati i frammenti della croce di Gesù, ma anche parte della croce del buon ladrone e due spine della celebre corona.

Basilica di San Sebastiano
Basilica di San Sebastiano
Fonte: sansebastiano.org

Sulla Via Appia antica sorge l’antichissima Basilica di San Sebastiano. Tra le basiliche di Roma questa è una costruzione risalente al IV secolo, ma che appare con i tratti di una chiesa del XVII secolo a seguito degli interventi di restauro che sono stati svolti. È una costruzione molto semplice e l’interno è costituito da una sola navata, particolarmente luminosa e caratterizzata da un meraviglioso soffitto a cassettoni. Vicino alla basilica sono presenti (e visitabili) le Catacombe di San Sebastiano, ovvero i luoghi che i cristiani utilizzarono come rifugio durante le persecuzioni.

Basilica di San Lorenzo fuori le Mura
Basilica di San Lorenzo fuori le Mura
Fonte: basilicadisanlorenzo.com

Anche la Basilica di San Lorenzo Fuori le Mura è una chiesa costruita per volere dell’imperatore Costantino. Ricostruita nel VI secolo questa basilica è caratterizzata da un meraviglioso pavimento a mosaico e dal chiostro limitrofo, di epoca romanica. Questa basilica è nota anche come San Lorenzo al Verano perché accanto alla chiesa, nel XIX secolo, fu costruito il primo cimitero comunale della città di Roma.

Il giro delle sette chiese

Una delle devozioni e dei pellegrinaggi più antichi e praticati ancora oggi è legato alle basiliche di Roma ed è quello del “Giro delle sette chiese”. Risalente all’epoca medievale ma reso celebre da San Filippo Neri, il percorso circolare, della lunghezza di circa venti chilometri, prevede la partenza (e il ritorno) dalla Basilica di San Giovanni in Laterano e ha come tappe proprio le quattro basiliche maggiori e le tre minori. C’è una piccola curiosità: l’ultima tappa del giro delle sette chiese originariamente era la Basilica di San Sebastiano fuori le Mura, ma a partire dal 2000 (in occasione del Giubileo) fu sostituita con il Santuario della Madonna del Divino Amore.

Scritto da Daniele Di Geronimo

Giornalista pubblicista e Copywriter. Da Roma non ho preso solo la provincia di nascita, ma anche l'amore e l'interesse per una città unica nel suo genere convinto che il meglio della sua storia possa (e debba) ancora essere vissuto e raccontato.

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